COMUNICATO STAMPA
Tonino Russo, Segretario generale Cisl Calabria:
25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Combattere anche le discriminazioni nel mondo del lavoro, a cominciare dalle differenze retributive e pensionistiche tra uomini e donne.
Lamezia Terme, 24.11.2024 – «La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 novembre come stabilito nel 1999 dall’Assemblea Generale della Nazioni Unite – scrive in una nota Tonino Russo, Segretario generale della Cisl Calabria –, è un importante appuntamento che ogni anno richiama l’attenzione di tutti su un fenomeno che coinvolge purtroppo ancora oggi donne di tutte le classi, etnie e fasce d’età: madri, figlie, giovani, spesso minori, ma anche anziane. Si tratta di vere tragedie personali, familiari e sociali, alle quali il sindacato – e la Cisl è in primo piano su questo fronte – deve prestare quotidianamente attenzione perché anche il mondo del lavoro non ne è esente. Basti pensare alle discriminazioni che le donne subiscono sul piano della retribuzione.
Sulla realtà calabrese, il bilancio sociale dell’Inps ci fornisce in questi giorni alcuni dati molto eloquenti. Ad esempio sulle differenze retributive medie settimanali fra donne e uomini: per le donne 436 euro, per gli uomini 496 euro; qui incide in maniera forte il part-time involontario, che si aggira attorno al 13% e colpisce molto di più la componente femminile.
Questo incide ovviamente, di conseguenza, sulle pensioni e i dati sugli importi medi dell’assegno pensionistico lo confermano, in quanto le pensioni medie per le donne sono sensibilmente più basse anche per via di carriere discontinue: la media delle pensioni Ivs (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) liquidate ai lavoratori dipendenti è di 654 euro per le donne e di 914 euro per gli uomini.
Sono dati che evidenziano persistenti forme di penalizzazione del lavoro femminile nella nostra regione e che ci dicono ancora una volta l’urgenza di una riforma del sistema che rispetti il diritto alla pari retribuzione tra i generi e di un intervento pubblico sulle carriere lavorative discontinue, che penalizzano, ai fini della contribuzione, soprattutto le donne e i giovani. È un percorso – conclude il Segretario Tonino Russo – sul quale la Cisl è fortemente impegnata e continuerà a chiedere risposte al Governo e ai datori di lavoro».